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Cultura e turismo a Rodì Milici (ME)

Rodì Milici è costituito da due piccoli centri abitati (Rodi e Milici), a tre chilometri di distanza l'uno dall'altro, arroccati sui Peloritani a più di 100 metri d'altezza, lambiti dal fiume Patrì o Termini: da entrambi si dominano la piana di Milazzo, le isole Eolie e il Promontorio del Tindari.

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Il territorio circostante i due piccoli centri è ricco di necropoli risalenti all'età del bronzo, del ferro e fino alla prima età classica. Sul monte Ciappa sono presenti mura che rivelano una zona fortificata, riferita da L. Bernabò Brea, all'inizio degli anni '50, al sito dell'antica città di Longane.

La posizione strategica controllava le valli del Torrente Patrì e del Mazzarrà le quali costituivano delle importanti vie di collegamento per le penetrazioni all'interno dei Monti Peloritani nonché tra la costa tirrenica e quella ionica.

La Cupola Rosata

La Cupola Rosata è una chiesa sormontata da una Cupola a sesto ribassato che le dà il nome. Non presenta alcun altare all'interno ed è orientata verso nord, dove si trova la porta di accesso. La caratteristica che distingue la struttura è la buona conservazione del colore rosato dell'intonaco della cupola, realizzato con una base di calce alla quale si aggiungeva polvere di laterizio chiamata "cocciopesto" che conferiva all'impasto delle caratteristiche idrauliche ottimali.

Essa è stata riportata alla luce con una campagna di scavo nel 1989 ed è stata identificata con l'antica Chiesa di San Bartolomeo, sommersa dalle acque del Torrente durante l'alluvione del 1552.

Palazzo Priorale

Il Palazzo priorale di Milici si può identificare e collocare intonso al XIII sec. Il suo impianto costituito da un massiccio corpo edile (Torre grande) è articolato intorno ad una "corte" "cortile", che indica lo spazio interno scoperto dove si svolgevano la maggior parte delle attività lavorative, perimetrato da corpi di fabbrica dove sono ubicati i vari ambienti.


All'ingresso del Palazzo un caratteristico portale in pietra arenaria di Milici (petra duci così chiamata per la sua facile malleabilità) sormontato da uno stemma con Aquila Reale e croce ottagona dei Cavalieri di Malta.

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